Cosa fare quando i nei fanno male? Prevenzione e attenzione in estate

L’estate per la nostra pelle è una bella sfida, non solo per chi ha una pelle particolarmente chiara o delicata, ma per tutti! I dottori consigliano con crescente vigore di sottoporsi a controlli dermatologici periodici e di aumentare l’attenzione in situazioni di presenza di nei che vengono definiti “sospetti”.
Ma come si individua un neo pericoloso? E cosa fare quando i nei fanno male?Vuoi saperne di più? Leggi l’articolo per intero!

Quando i nei fanno male: conosciamoli meglio.

Ti sei mai chiesto cosa sono i nei e perché esistono? 

I nei sono delle macchie scure, presenti in numero variabile su ogni individuo. Queste piccole chiazze sono dovute all’accumulo di melanociti, le cellule che producono melanina, cioè il pigmento responsabile del colore della pelle e dell’abbronzatura.

Queste macchioline, che assumono una funzione caratterizzante ed estetica, non hanno nessuno scopo a livello fisiologico e meritano una specifica attenzione.

Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, i nei sono innocui e non generano disturbi, tuttavia, in alcuni casi, possono essere pericolosi e degenerare in melanoma: un aggressivo cancro della pelle.

 

Ecco perché è sempre necessario affiancare a check up dermatologici periodici un’attenta e quotidiana azione di prevenzione e autoanalisi della situazione dei propri nei.

Quando i nei fanno male: fare prevenzione.

In estate è giusto aumentare l’attenzione verso la nostra pelle, ma l’azione di prevenzione e il controllo dei nei sono delle abitudini che dovrebbero essere praticate tutto l’anno. 

La prevenzione si sviluppa su due fronti:

  1. Controllo autonomo, ossia un’azione che coinvolge l’autoanalisi e la cura quotidiana della propria pelle. 

Per cura quotidiana, si intende l’applicazione costante di creme protettive e filtri solari tutto l’anno e la scelta di prodotti sempre certificati e/o consigliati dal proprio dermatologo.

Per autoanalisi facciamo riferimento alla famosa e ormai riconosciuta regola dell’ ABC per l’individuazione di nei sospetti. È necessario fare attenzione quando presentano: 

  • A = asimmetria, forma non definita e irregolare;
  • B = bordi frastagliati;
  • C = colore che varia dal rosa, al rosso al nero;
  • D = dimensione oltre i 6 mm;
  • E = evoluzione nel tempo, ossia che crescono e cambiando colore o forma
 

2) Controllo specialistico, o “mappatura dei nei”, quando ci si rivolge ad un esperto per valutare la propria situazione. Questa visita deve essere eseguita con periodicità, poiché alcuni nei si formano nel corso della vita e talvolta non sono facili da individuare. Infatti, il 20% – 30% dei melanomi si formano in zone poco esposte, come la testa, la nuca o il collo.

Riconoscere un neo sospetto e intervenire nel più breve tempo possibile è cruciale per influenzare l’andamento della malattia.

 

 

Quando i nei fanno male: cosa fare?

Oltre all’autoanalisi visiva, illustrata precedentemente, ci sono altri sintomi che potrebbero servire come campanello d’allarme:

  • quando i nei fanno male;
  • quando i nei prudono;
  • quando i nei si squamano;
  • quando i nei provocano una strana sensazione al tatto;
  • quando i nei si gonfiano.
 

Anche in questi casi è necessario prestare massima attenzione. L’unica cosa da fare è agire subito e prenotare una visita dermatologica.

I nostri dermatologi sono sempre pronti a darti tutte le informazioni necessarie relative alla mappatura dei nei, inoltre, sapranno consigliarti i prodotti ideali per la prevenzione e la protezione della tua pelle. 

Se vuoi prenotare la tua visita, non esitare a contattarci. 

Siamo a tua completa disposizione: ci trovi a Mirandola.

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