Elettrocardiogramma e visita cardiologica: come funzionano e quando farli.



Soprattutto in questo ultimo periodo, si sente spesso parlare di prevenzione mediante elettrocardiogramma e visita cardiologica, perché si tratta di approfondimenti che consentono di valutare la funzionalità cardiaca e di prevenire o intercettare eventuali patologie, anche piuttosto rischiose.

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Elettrocardiogramma e visita cardiologica: di cosa si tratta?

Una visita cardiologica con elettrocardiogramma consente di valutare lo stato di salute dell’apparato cardiocircolatorio, con l’obiettivo di diagnosticare precocemente e prevenire eventuali patologie cardiache.

Si tratta di esami di routine, che consentono al cardiologo di fare il punto della situazione e di individuare il motivo e l’origine di eventuali sintomi che interessano l’intera area toracica, come dolore, respiro affannoso, palpitazioni, sensazioni di debolezza ed episodi di svenimento.

Con l’elettrocardiogramma, in particolare, è possibile registrare l’attività elettrica del cuore, avvalendosi di elettrodi che vengono posizionati sul torace e sul dorso del paziente. Si tratta di un esame che viene poi interpretato dal cardiologo, che ha il compito di individuare eventuali anomalie nel ritmo e nell’attività cardiaca. Salvo indicazioni contrarie, viene solitamente effettuato a riposo, per analizzare la normale funzionalità del cuore.

Durante la visita cardiologica, invece, il medico procederà con l’anamnesi del paziente: si tratta di una serie di domande volte a ricostruire la storia clinica del paziente e della sua famiglia, per poter avere un quadro generale e individuare eventuali predisposizioni genetiche allo sviluppo di determinate patologie. Al termine, è possibile procedere con la visita vera e propria: viene misurata la pressione arteriosa e auscultato il cuore del paziente, per poi passare alla valutazione dei dati raccolti tramite l’elettrocardiogramma.

Solitamente, elettrocardiogramma e visita cardiologica si concludono con una diagnosi e un piano di trattamento personalizzato, salvo i casi in cui è necessario procedere con ulteriori esami per poter avere un quadro più completo.

Come prepararsi all’elettrocardiogramma e alla visita cardiologica

Come specificato poco sopra, spesso elettrocardiogramma e visita cardiologica si svolgono a riposo, pertanto non c’è la necessità di particolare preparazione da parte del paziente.

Una cosa fondamentale, per poter svolgere un’anamnesi precisa e puntuale, è che il paziente raccolga più dati possibili riguardo la storia clinica dei propri parenti: eventuali patologie o morti improvvise tra i parenti più stretti sono elementi indispensabili che il cardiologo prende in considerazione per poter effettuare una diagnosi precisa.

Anche eventuali esami svolti in passato, come ecografie cardiache ed elettrocardiogrammi, possono essere utili al medico per avere un quadro completo sulla salute cardiaca del paziente: meglio portarli con sé alla visita cardiologica.


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Chi deve fare elettrocardiogramma e visita cardiologica